Nella sua realtà più profonda, la vocazione religiosa rimane un mistero. E’ la scelta di rischiare la vita per Dio, è la risposta all’Amore. La nostra vita, come Monache di vita integralmente contemplativa, agli occhi del mondo rimane uno spreco, ma è lo “spreco” che la Maddalena fa ai piedi di Gesù, mentre è Lui stesso che la difende: “Lasciatela fare”.

E’ lo spreco dell’amore che si dona senza cercare ricompensa, come Gesù che dona Se stesso per noi. A molti riesce incomprensibile la ragione intima di una vita consacrata interamente ad un ideale misterioso, quasi sempre perché ad essi sfugge il fatto che questo “ideale” è una Persona: Gesù. La vocazione è una risposta ad una chiamata, non è una scelta autonoma, è un incontro personale con il Signore, incontro capace di cambiare la vita.

E’ importante che ognuno di noi, prima di compiere le scelte fondamentali della propria vita, chieda a Dio, con le stesse parole di San Francesco: “Signore, cosa vuoi che io faccia?” Se nel tuo cuore senti che Dio ti sta chiamando e ti sceglie come Sua sposa, affrettati a rispondere a questa domanda con semplicità: “Eccomi, Signore!”. Se ancora non hai fatto questo cammino di discernimento, affrettati.
Presso il nostro Monastero è possibile fare un ritiro a scopo vocazionale, per conoscere meglio la nostra spiritualità e approfondire la possibilità di una vocazione monastica.